21 Dicembre 2024
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Ferrata 30° Osa

ITINERARIO ATTREZZATO 30° O.S.A.

L'itinerario attrezzato Trentennale O.S.A. é composto dalla
Via Ferrata del Corno Rat e da un sentiero attrezzato.

Per ”via ferrata” s’intende un percorso
accessibile a tutti gli Alpinisti che vogliono
cimentarsi in un’arrampicata
non estremamente impegnativa,
ma in grado di offrire, con l'uso di maniglie
di metallo per la progressione e una fune di sicurezza ,una salita agevole e di buona soddisfazione.

È invece classificato come ”sentiero attrezzato” un percorso sul quale si é fatto uso, nei punti più difficili ed esposti,
dei suddetti accorgimenti artificiali per renderlo percorribile, agli escursionisti esperti.
Grado di classificazione: EE

La base di partenza dell’itinerario é S. Tomaso, che é raggiungibile in circa 40 minuti da Valmadrera, seguendo il percorso segnato col n.3.

Da qui si prende il sentiero n. 5 che sale dietro il monumento alla Resistenza che porta in località Sambrosera.Dopo circa 10 minuti, nei pressi della sorgente di ”Treminola”, si ritrova un cartello segnaletico indicante,sulla sinistra, un sentiero ben marcato che sale ripido lungo le falde boscose e che raggiunge in breve la base del
Sasso G.G.OSA, m.741, dove è posto l'attacco della via ferrata.

Questo primo tratto, lungo m.45 e cor un dislivello di
m.88, è sicuramente il più duro di tutto l'itinerario.
Dalla sommità del Sasso G.G. OSA (m. 774), dopo aver percorso un breve sentiero in leggera salita sulla sinistra, si perviene a quota787, attacco della ferrata alla parete sud del Corno Rat.
Questa, che con uno sviluppo di m.295 e un dislivello di m.120 porta a quota 906 sulla vetta del Corno Rat. La salita è prevalentemente in verticale, tranne in alcuni punti dove delle comode cenge, consentono di riposare e recuperare le forze. Per affrontarla occorre tuttavia essere ben allenati specialmente alle braccia e non soffrire di vertigini, perché presenta alcuni passaggi esposti, anche se non difficili.

Salendo, la vista ed il panorama sono superbi: spaziano sui laghi brianzoli, su Lecco e il lago, sul Resegone.
Tutto il percorso é attrezzato con una fune di sicurezza a cui agganciare i moschettoni di sicurezza, chiodi serventi da ’fermo” ogni 2 o 3 metri, maniglie in inox con perno nervato ove non esistono appigli naturali.
Infatti la particolarità della ferrata del Corno Rat sta appunto nel fatto che non ci si é serviti assolutamente di scale, ma solo di punti d’appoggio.

Dalla vetta del Corno Rat si diparte il vero e proprio sentiero attrezzato che, con uno sviluppo di m. 1800 e un dislivello di m. 326, giunge alla Croce OSA del Corno
Orientale di Canzo. Durante il percorso, segnato col n. 8, si incontrano delle paretine attrezzate che, volendo, si possono evitare seguendo un sentiero sulla destra.
All'altezza di un paletto segnaletico, c'è l'ultimo salto, attrezzato con catene e gradini, un poco esposto e molto spettacolare, volendo lo si può aggirare seguendo un sentiero sulla sinistra.


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